Nel corso del suo intervento, Corrado Santini, che in F2i si occupa prevalentemente di investimenti nei settori dei servizi idrici, delle energie rinnovabili e del waste-to-energy, ha sintetizzato alcuni degli elementi fondamentali alla base di operazioni che interessano trattative con Enti locali, partendo dall’esperienza di F2i.
In particolare, Santini ha voluto evidenziare tre capacità che a suo avviso risultano significative: creare consenso a livello locale; capacità di due diligence e di governance.
Il primo punto implica la capacità di trattare con “multiutility, con Comuni del Nord, con Comuni e con Regioni del Sud”, instaurando dei rapporti costruttivi con i poteri locali. Il secondo richiede capacità manageriali e sensibilità nel processo di due diligence, al quale, come ricordato da Santini, spesso le aziende spesso non sono adeguatamente preparate. Il terzo ed ultimo punto affrontato dal Senior Partner di F2i ha riguardato la governance, che interessa non tanto la società target, quanto il partner dell’operazione. Spesso i fondi infrastrutturali, come evidenziato da Santini, non acquisiscono infatti quote di maggioranza. Tuttavia, “l’organigramma del partner non dice tutto. Se fossimo molto educati diremmo che c’è uno shadow cabinet che va capito molto bene”. “Per capire questo occorre molta molta pazienza e soprattutto esser pronti a capire che questo shadow cabinet può anche cambiare nel tempo. Quindi è un processo dinamico”, ha proseguito Corrado Santini.
Per approfondire l’argomento è possibile consultare una trascrizione del discorso di Corrado Santini, Senior Partner di F2i, al seguente link:
http://santinicorrado.wordpress.com/2014/10/16/corrado-santini-interviene-al-convegno-utilities-il-piccolo-non-e-piu-principe/
